programma 2016

Camminare fa bene? Certamente, è una delle poche attività sportive senza DSCN1619controindicazioni ed è forse per questo che anche l’ASL ha organizzato un po’ dappertutto gruppi di cammino per diffondere tale pratica: ce n’è uno anche nel nostro quartiere che ha come punto di riferimento il Centro Terza Età di via Cantù.

Ma parliamo di SCI-GAM, che in questi anni si è dedicata soprattutto alle escursioni, al camminare quindi.

Certo le passeggiate che organizziamo non sono quelle dei gruppi di cammino, sono un poco più impegnative, ma sempre di muoversi a piedi si tratta.

Non ci limitiamo però solo all’attività fisica: delle nostre escursioni vogliamo approfittarne per aumentare le nostre conoscenze su ciò che ci sta attorno e sulla storia delle località che visitiamo.

Da alcuni anni l’organizzazione del nostro calendario segue alcune linee guida per fare in modo che le escursioni siano come lo svolgimento di una composizione di cui avremo la visione completa solo una volta arrivati alla conclusione.

Per il 2016 siamo stati molto incerti su quale tema sviluppare: 100 anni or sono era in corso la prima guerra mondiale e le montagne (anche le nostre) furono decisamente coinvolte. C’è poi l’Anno Santo e quale occasione migliore per approfondire il tema della religiosità in montagna?

Alla fine abbiamo pensato che il conflitto del secolo scorso poteva benissimo essere ricordato con un’escursione per ognuno dei prossimi tre anni, a cominciare dalle trincee della linea Cadorna, l’estrema difesa predisposta nel caso gli Austriaci avessero sfondato anche la linea del Piave. Ne abbiamo un tratto perfettamente conservato al passo del Verrobbio, raggiungibile a partire dal Passo San Marco. È un’escursione che ci permette anche di abbracciare gli ultimi cinque secoli di storia bergamasca, visto che il Passo San Marco era già utilizzato ben prima che nel 1593 venisse costruita la strada Priula, che univa Bergamo a Morbegno.

Approfondendo quindi il tema della religiosità in montagna non ci riferiamo certo alle croci che numerose sono state erette su quasi tutte le nostre vette; pensiamo a conventi e santuari. Non sono poche queste espressioni della fede realizzate in montagna, lontano da strade asfaltate o anche solo carrabili. Per esempio l’anno scorso a Monte Isola abbiamo visitato il santuario della Madonna della Ceriola che si trova proprio sulla cima della montagna che costituisce l’isola del nostro lago d’Iseo.

Per il 2016 una meta che non può certo mancare è l’Abbazia benedettina di San Pietro al Monte, sopra Civate (vicino a Lecco), raggiungibile solo a piedi percorrendo una P1000785mulattiera ancora ben conservata per circa un’ora. È un’abbazia molto importante che risale al tempo dei Longobardi (re Desiderio) famosa anche perché fu il luogo di formazione di Paolo Diacono, il grande storico autore della Historia Langobardorum. In quest’anno giubilare è stata inoltre aperta la Porta della Misericordia e la Basilica sarà accessibile ogni prima domenica del mese. Un’altra ora di cammino e siamo al rifugio “Marisa Consiglieri” nei pressi della vetta del Monte Cornizzolo, località già frequentata dai cacciatori-raccoglitori del Mesolitico (5000 A.C.), che hanno lasciato abbondanti tracce.

Nel nostro programma non potevamo dimenticarci il Monte Canto di Pontida dove alcuni sentieri uniscono l’Abbazia di Pontida a quella di Fontanella. Sono entrambe posteriori all’Abbazia di San Pietro, ma non di molto essendo anch’esse di origine Longobarda. Tutto il colle, le strade, i sentieri, le borgate, le coltivazioni, … sono state condizionate dalla presenza dei monaci benedettini che ancora oggi risiedono a Pontida. Mille anni or sono tutto il colle era proprietà del monastero e anche solo con una semplice passeggiata possiamo notarne gli evidenti segni lasciatici. Nel 1167, in una dipendenza del monastero esistente e visitabile ancora oggi, ci fu il famoso giuramento. In tempi più recenti (fine Ottocento) il Monte Canto era attraversato a piedi dal piccolo Angelo Roncalli (futuro Papa Giovnni XXIII) per andare a scuola in Celana.

Qualcosa di più recente, ma sempre frutto della religiosità delle nostre genti potremo sperimentarlo al Passo della Manina dove troviamo una chiesa con due facciate: una rivolta verso Lizzola (Val Seriana) e l’altra verso Nona (Val di Scalve). È stata costruita solo nel secondo dopoguerra in un luogo molto importante per la gente del posto: il valico che unisce le due località. Teniamo presente che Valbondione nei tempi antichi apparteneva alla Comunità di Scalve: a piedi Vilminore era più vicino di Clusone, o anche solo di Ardesio. In zona inoltre restano tracce delle miniere di ferro, già coltivate dai Romani ma rimaste attive fino a quarant’anni fa.

Anche la classica gita di primavera in Liguria, la traversata da Varigotti a Noli lungo il sentiero del Pellegrino, ci porta a incontrare numerose chiese e santuari (alcuni ora diroccati) costruiti dai marinai liguri sulle colline che che si affacciano sulla costa quando rientravano al paese dopo una vita passata in mare, forse anche per farsi perdonare le loro avventure nei territori saraceni.

Queste escursioni, pur non esaurendo la nostra attività ne saranno comunque la caratteristica per il 2016. Come sempre ci troveremo al rifugio di Cusio per salutare l’inizio dell’estate e a Sotto il Monte per chiudere tutti assieme l’anno sociale, senza dimenticare le escursioni infrasettimanali, sempre aperte a tutti e con programmi che vengono preparati di volta in volta tenendo conto degli impegni e delle possibilità dei partecipanti.

Avrete certamente notato che non abbiamo messo le date delle nostre attività, e questo per due motivi: anzitutto dato che da alcuni anni è possibile con facilità trovare le previsioni del tempo anche molto anticipatamente, restiamo spesso vittime della legge di Murphy, cioè il giorno prenotato a inizio anno per la gita risulta poi piovosissimo. Se decidiamo non dico all’ultimo momento, ma quindici, venti giorni prima potrebbe essere più probabile evitare tale problema.

Con le locandine appese in bacheca e il calendario sul nostro sito, che vi invitiamo a visitare (e questo è il secondo motivo) , non sarà un problema restare aggiornati e non perdervi nessuna delle nostre escursioni.

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