San Pietro al Monte

DOMENICA 3 APRILE 2016

  • Partenza:  Ore 7:00 dal piazzale del mercato per la frazione Pozzo di Civate dove inizia la mulattiera che conduce all’Abbazia Benedettina di San Pietro al Monte.
  • Itinerario: La prima meta è l’Abbazia (662m), raggiungibile in un’ora di cammino.
    La chiesa è aperta e visitabile dalle 10:00 alle 12:00. Alle 10,30 è prevista la santa messa.
    La seconda meta è il Monte Cornizzolo (1240m), raggiungibile in poco più di un’ora dall’abbazia.
    A pochi minuti dalla vetta c’è il rifugio Marisa Consiglieri (1100m), sempre aperto e in cui ci si può anche fermare per il pranzo.
  • Pranzo: Libero: al sacco o al rifugio
  • Ritorno: Nel pomeriggio.
  • Mezzi: Propri, con l’avvertenza di ottimizzarne l’utilizzo in modo da viaggiare col minor numero di auto possibili.
  • Attrezzature: Scarpe comode per camminare (meglio le pedule)

Per motivi assicurativi è necessario essere iscritti all’U.S.V.S.  SCI-GAM ed aver versato la quota per l’anno 2016 (Euro 3,00).
Per prenotazioni ed informazioni telefonare al cell. 331 795 7600
Per ulteriori notizie consultate il sito www.usvs.bergamo.it/scigam

INFORMAZIONI SULLA META

Civate è situato lungo il percorso di un’antica e importante strada romana che collegava Aquileia a Como passando tra il monte Pedale (antico nome del Cornizzolo) e il lago di Annone in un passaggio pressoché obbligato.
L’abbazia in puro stile romanico comacino è stata fondata da re Desiderio, ultimo re Longobardo, nel 770 come voto per per la salute del figlio, scampato ad un incidente di caccia (così almeno dice la leggenda).

L’abbazia, proprio per l’importanza della strada che passava nelle vicinanze era molto importante e fu tra l’altro sede del noviziato del grande storico dei Longobardi Paolo Diacono, vissuto poi alla corte di Carlo Magno.
In occasione del Giubileo del 2016, proprio per la devozione che la circonda, è stata aperta la Porta della Misericordia
Per altro il monte Cornizzolo era abitato e frequentato sin dal neolitico (5 6 mila A.C.) e ci sono ancora grotte (poco lontano dall’abbazia) con graffiti dell’epoca: il Buco della Sabbia.

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