26 febbraio: periplo del Monte Misma
26 marzo: gita in Liguria
9 aprile: Abbazia di Fontanella
21 maggio: passo della Manina
18 giugno: passo del Verrobio
24 settembre: passo di Lemma
8 ottobre: la Valchiavenna
Quando si organizza un calendario per le escursioni ci si domanda sempre quale tema sviluppare perché ogni gita è un brano, una frase di un più lungo discorso fra organizzatori e partecipanti, ma soprattutto tra i partecipanti e loro stessi nella continua sete di ricerca, conoscenza ed esperienza.
Per il 2017 non abbiamo scelto ad una linea conduttrice unica come negli anni scorsi quando abbiamo organizzato le nostre escursioni prima pensando ai monti che circondano Bergamo e poi a Conventi e Santuari di montagna.
Abbiamo pensato semplicemente di alternare semplici passeggiate adatte anche ai bambini con camminate che anche senza uscire dalla classificazione di “escursionistica” siano un po’ più vicine a ciò che intendiamo per “andare in montagna”.
Inoltre in questi ultimi anni a causa delle condizioni meteo non sempre favorevoli ci sono sfuggiti alcuni itinerari molto interessanti: vorremmo recuperarli.
Iniziamo il 26 febbraio con il Periplo del Monte Misma, a due passi da Bergamo. Si parte da Albino, saliamo al crinale che separa la Valle Seriana dalla Val Cavallina e, aggirando il monte, ritorniamo ad Albino. Sulla nostra strada incontriamo due famosi santuari, uno molto antico, del 1200 (Santa Maria di Misma) ed uno solo del secolo scorso, voluto dai cavatori di pietre coti sopra Pradalunga. I sentieri poi costeggiano due vallate fra le più naturalistiche delle nostra provincia: la valle del Lujo e la Valpredina.
Il 26 marzo proseguiremo con la nostra classica escursione in Liguria per un cammino tra cielo e mare. Il territorio tra Framura e Levanto non fa parte del parco delle Cinque Terre, ma l’ambiente è lo stesso. Non sarà una sfacchinata percorrere questo sentiero (solo 200m di dislivello) ma ogni tanto riposare l’occhio e respirare l’aria salmastra camminando non può fare che bene.
Il 9 aprile ritorniamo in Bergamasca per raggiungere l’Abbazia di Fontanella a partire da quella di Pontida attraverso sentieri già utilizzati dai monaci fin dall’anno Mille. Potremo assistere alla processione della Domenica delle Palme a Fontanella. Nel Cimitero vicino all’abbazia potremo visitare le tombe di Padre Turoldo e del Cardinal Capovilla. Nel rientrare a Pontida attraverseremo alcuni insediamenti che già costituivano le dipendenze della grande abbazia (compresa la foresteria dove ci fu il famoso giuramento).
A maggio, il 21, arriveremo ai quasi duemila metri del passo della Manina, un territorio conosciuto e sfruttato per le sue miniere di ferro e zinco dall’epoca degli antichi romani fino a pochi decenni or sono. Terre a cavallo tra alta Val Seriana e Val di Scalve che un tempo, quando si viaggiava solo a piedi e con i muli, erano unite da rapporti molto più stretti di adesso.
In giugno ed in settembre approfitteremo della bella stagione (calda ma non troppo) per visitare due luoghi che giusto cento anni or sono sono stati interessati dalle opere di difesa costruite per contrastare un’eventuale invasione delle forze austro-tedesche. I resti delle “Linea Cadorna”, accuratamente restaurati negli ultimi anni , sono in bell’evidenza sul crinale che ci separa dalla Valtellina. Il 18 giugno saremo ai 2000m del passo San Marco e del Passo del Verrobbio, mentre il 24 settembre andremo ai 2100 del passo di Lemma, sopra San Simone.
Per chiudere la nostra stagione: l’8 ottobre una facile escursione in Val Chiavenna. Partendo dal confine con la Svizzera percorreremo l’antica via già utilizzata dai mercanti per raggiungere il Centro Europa. È un tratto molto interessante dal punto di vista naturalistico con le cascate dell’Acqua Fraggia (ritenute da Leonardo le più belle al mondo) , il parco delle marmitte dei giganti ed i resti di Piuro, il centro di lavorazione delle pietre ollari sepolto da una frana nel 1618.
E tutti i venerdì un’escursione “di ricerca” qualche volta in montagna, qualche volta in pianura, sempre per trovare le cose belle che, e sono tante, che ci sono sia nella bergamasca che nelle province vicine. Non è vero infatti che le cose belle siano assolutamente in alta montagna: anche in colline, in pianura o lungo i fiumi si trovano boschi, fontanili, reperti storici, località tranquille ed isolate in cui camminare e godere di quanto la natura ci offre.